Buongiorno,
mi rivolgo di nuovo a Lei, nella speranza di chiarire meglio cosa mi sta succedendo e nell’attesa di rivolgermi di persona ad un infettivologo.
A dicembre ho fatto un prelievo per il controllo del CMV e questo era il risultato:
IgG positive – 67%-alta avidità
IgM debolmente positive
Come mi aveva scritto anche Lei e come ritenevano anche i medici che mi seguono, sembrava un’infezione già trascorsa da tempo, che aveva lasciato un residuo di IgM.
Ho rieseguito in questi giorni (dopo quindi 3 mesi) i prelievi in diversi centri. A distanza di pochi giorni e ho avuto tutti i risultati possibili:
IgG positive e IgM negative
igG positive e igM dubbie
igG positive e igM positive, con valore maggiore addirittura del primo esame di dicembre, ma sempre con avidità 67% – alta avidità.
Tutti i centri usano unità di misura diverse e quindi non riesco a compararli.
Ma come è possibile? A chi credere a questo punto?
Fino a che le igM non saranno negative, non mi fanno iniziare la pma.
Secondo Lei c’è davvero un grande rischio per un eventuale feto?
Attendere così all’infinito, senza certezze e senza cura, è distruttivo psicologicamente e fisicamente.
La ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti
Post modificato il 14 Marzo 2019 11:04
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