Egregio dottore, mio padre ha 63 anni,a maggio dello scorso anno dopo 6 mesi di perenne dolore alla spalla, e’ stato diagnosticato un carcinoma squamoso del polmone di destra non operabile per localizzazione satellite polmonare ed epatica .La Tac riportava la presenza di neoformazione9cmx6.7cm ,una formazione nodulare lobare inferiore destra 14mm, linfonodi ilari e mediastinici centimetrici.Non lesioni pleuro parenchimali a sinistra con bolle lobari superioriE’ stato sottoposto a 4 cicli di chemio con cisplatino e vinorelbina orale. Dalla tac la malattia e’ rimasta stabile, con miglioramento a livello epatico.E’ stato sottoposto a un altro ciclo di chemio di 4 mesi con taxotere.La nuova tac, eseguita con un altro macchinario, riporta un minimo incremento della lesione polmonare e una sospetta invasione pericardica ,che dovrebbe, ma non sono sicuri,essere presente dalla precedente tac.La lesione determina ostruzione completa della bronco lobare e inferiore e parziale di quello superiore,si estende anche nella cupola diaframmatica.Concomita versamento pericardico 5mm e versamento pleurico a destra di discreta’ entita’. Ora ha iniziato la somministrazione giornaliera di Tarceva, mi chiedo se la strada intrapresa e’ quella giusta, visto che non mi sono mai state date speranze di miglioramento.Attendo una sua cordiale risposta e vi ringrazio.
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