Buonasera dottore,
sono un uomo di 79 anni è all’inizio dell’anno ho iniziato ad avere problemi di rigidità degli arti e difficoltà motorie (mi bloccavo) e il medico di famiglia mi ha mandato a fare una visita presso un neurologo sospettando il Parkinson. Il neurologo mi ha prescritto 2 esami da effettuare: RM con contrasto e il DatScan.
Il primo l’ho effettuato recentemente con il seguente risultato: “incremento in ampiezza degli spazi liquorali da atrofia. Qualche millimetrica areola iperintensa a TR lungo alla sostanza bianca sovratentoriale, priva di restrizione della diffusione o deposito emosiderinico di tipo gliotico aspecifico. non alterazioni alle strutture encefaliche. Non enhancement patologici. linea mediana in asse. Reperto collaterale modica iperintensità di segnale alle pareti dei seni frontali, in particolare a dx, alle cellette etmoidali e al seno mascellare di sx di tipo flogistico.”
Per il secondo esame ho fatto il colloquio con il neurologo precedente al RM e onestamente mi sembra un po’ impegnativo per quanto mi è stato spiegato. Sia io che il mio medico vorremmo evitare questo esame che sembra essere un po’ invasivo visto che soffro anche di parecchie allergie a vari farmaci. Secondo Lei, i risultati del RM sono sufficienti per dare una diagnosi alla mia malattia o mi suggerisce di fare anche l’altro esame. Il neurologo nel frattempo mi ha iniziato una cura con il Sinemet 100 è onestamente ho trovato un miglioramento. Attendo con ansia la sua opinione.
La ringrazio per il tempo.
NG
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