Gentile dottore, siamo una coppia di 38 anni, insieme da 3 anni. A me è stata diagnosticata, tramite test di Stamey, una prostatite da ureaplasma parvum da trattare con 2 cpr al giorno di levoxacin 500 per 6 giorni. Il settimo giorno 2 cpr di Azitrocin. E ripetere lo stesso ciclo per la settimana successiva. La stessa cura è stata data alla mia compagna, ma il suo ginecologo, dopo aver eseguito tampone vaginale che indicava una quantità minima di ureaplasma, che rientra nei “valori normali”, si è opposto alla cura, in quanto nella mia compagna non c’è proliferazione e non ritiene necessario intervenire, anche perché l’ureaplasma secondo lui ritorna naturalmente dopo 6-8 mesi. Inoltre ci ha fatto notare che nel mio test non sono indicate le quantità di ureaplasma, ma solo le diciture positivo-negativo. Ci troviamo in difficoltà, perchè non sappiamo quale strada prendere. Lei cosa ne pensa?
Grazie in anticipo per la sua cortese risposta.
Post modificato il 31 Ottobre 2019 10:25
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