Salve,vorrei sottoporre alla sua attenzione il caso clinico di mia madre( 69 anni), affinchè possa darmi un consiglio.In seguito a una biopsia effettuata su nodulo localizzato su mammella dx è stata sottoposta a quadrantectomia e asportazione del linfonodo sentinella. Sucessivamente è stata sottoposta a linfoadenectomia dx .La diagnosi è stata: carcinoma duttale infiltrante con aspetti lobulari pt1c (cm 1,5), margini indenni ,G3. Su 20 linfonodi asportati 3 risultavano positivi. pN1 M0.
RE90 / RPg 15/ ki67 20%/ HER2—
Successivamente è stata sottoposta a visita oncologica dove si sono prospettate 2 possibili terapie:
La prima prevede radioterapia (5 sedute x 6 settimane) e ormonoterapia tramite femara (1 cp al dì x cinque anni).
La seconda possibilità invece prevede 4 cicli di chemioterapia (docetaxel e edx) e poi radioterapia e ormonoterapia sopra descritte.
Considerando che mia madre è monorene dx per pregresso carcinoma renale (1990) e con insufficienza renale 2° stadio stabile, ma in buona salute generale, quale ritiene sia la soluzione migliore? O meglio è necessaria la chemioterapia o sono maggiori i rischi piuttosto che i benefici? La ringrazio anticipatamente..
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