A mio padre quasi 90enne, con una insufficienza renale di ultimo grado ( anzi pre-dialisi) gli specialisti dell’azienda ospedaliare che lo seguono hanno consigliata la dialisi, il medico di famiglia, che lo segue nel suo domicilio è contrario. Sarebbe, secondo costui,una pratica terapeutica che lo proverebbe oltremodo, potendo invero considerare un trattamento meno invasivo e debilitante ( il prelievo dell’urina tramite caterere) da praticare a casa.
In sintesi, quali sono i rischi, rispetto ai benefici per la dialisi in un paziente di quell’età?
Consideri che mio padre ha uno indice di scompenso piuttosto elevato, ( il valore è circa 13.000) è portatore di pacemaker e segue una complessa terapia farmacologica tra cui quella con il sintrom.
La saluto e La ringrazio
A.C
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