Gentile D.ssa,
mio marito nell’ottobre 2011 a 35 anni ha avuto un’ischemia ad una arteriola del dito indice della mano dx (una nottata di dolore fortissimo e al mattino la falange apicale tumefatta, poi in gangrena e con accorciamento dell’osso).
A 15 gg. da qs. episodio ha avuto una sospetta ischemia cerebrale transitoria (dolore alla testa e ipoacusia acuta improvvisa, durata circa 12 ore, senza lasciare segni alla tac e alla risonanza magn.con liquido a contrasto fatte rispettivamente lo stesso giorno e il giorno successivo).
Di seguito ha effettuato i segg.accertamenti: doppler ai vasi del collo e delle braccia, ecocuore transesofageo, screening sangue per difetti congenti o acquisiti della coagulazione, e per le malattie autoimmunitarie.Capillaroscopia alle dita delle mani.Tutto negativo.
Da segnalare:perdita di peso di circa 6 kg negli ultimi anni,anche prima dell’episodio, mai ripresi (adesso 68 kg per 181 cm altezza).
Nell’ultimo anno e mezzo è stato bene e l’ultima capillaroscopia fatta a nov.2012 era a posto.Il reumatologo ci ha congedato dicendo di fare una vita normale e tranquilla, ma di farsi vivi al minimo accenno di problemi.
Ultimamente a 15 gg. di distanza con piccoli sforzi gli si è rotto un capillare di un dito e poi di un altro..con piccolo dolore e formazione di un modesto livido.
Che ci consiglia di fare?
Grazie.
Laura
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