Egregio Professore,
Le scrivo per conto di mia suocera. Giulia, 49 anni, 10 anni fa ha avuto un tumore al seno, sembrava fuori pericolo e invece su forte insistenza del marito (la cui mamma è morta 27 anni fa per carcinoma al seno) ha effettuato una scintigrafia (l’ultima 10 anni fa) per lievi dolori al rachide. Risultato : tre intense aree di accumulo del tracciante osteotropo, a livello parietale, D8, L4 (con rischio crollo vertebrale) e altre più piccole sparse sempre a livello osseo. Caso vuole che l’oncologo di riferimento sia in ferie per 2 settimane, volevo sapere vista la drammatica situazione se le metastasi sono da ricondursi al precedente tumore o se potrebbero dipendere da un nuovo focolaio. Serve un busto per stabilizzare la colonna nel frattempo, e che terapie sono più adatte, radioterapie, chemioterapie? Quali sono le aspettative di vita? Non so perché certe situazioni capitino sempre alle persone migliori, la vita è davvero un mistero!
Cordiali saluti Eleonora.
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