Buongiorno dottore. Di recente le ho chiesto un consulto in relazione alla patologia che purtoppo interessa le mie ginocchia (condropatia), al quale ha fornito la seguente risposta:
“””” Nei casi di condropatia femoro-rotulea è consigliabile, nei limiti del possibile, ridurre gli sforzi a ginocchio flesso. Purtroppo la pratica della MTB è da ritenersi un esercizio “pesante” per l’articolazione femoro rotulea ed andrebbe limitato. Le motivazioni sono gli sforzi a cui l’articolazione del ginocchio è sottoposta nella pedalata in salita e le continue accelerazioni e decelerazioni che sottopongono il ginocchio a sforzi improvvisi e massimali. Meglio il ciclismo su strada dove lo sforzo è graduale ed è possibile un utilizzo del cambio che consenta di pedalare in scioltezza. Chiaramente è tutto relativo alla entità dei Suoi disturbi. Alcuni accorgimenti, quali l’utilizzo di un tutore per centratura di rotula, una terapia con condroprotettori, una buona preparazione muscolare, potrebbero aiutarLa a migliorare la resistenza delle Sue ginocchia alle sollecitazioni richieste dalla pratica sportiva. “”””
Gentilissimo dottore vorrei approfittare della sua cortesia semplicemente per chiederle quali indagini strumentali consentono di chiarire clinicamente queste problematiche. Ciò soprattutto in considerazione del fatto che ripetute Rsm eseguite negli anni hanno dato esisti contrastanti (l’ultima indica un normale spessore cartilagineo – molto inverosimile secondo il fisiatra). grazie
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