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Sono sbagliata?

cara dottoressa sono una ragazza di 36 anni e fino a 6 mesi fa ero fidanzata da più di due anni con un ragazzo che, da sempre sia con me che nelle storie prec, prova dolore durante l’atto sessuale e non eiacula. le sue precedenti storie sono tutte terminate perchè le ragazze erano stufe di una “relazione tra amici” e non le nascondo che questo turba anche me. pur vivendo da sola non prende in considerazione una convivenza, durante i fine sett cerca di evitare il sesso con risultato che io mi sento frustrata (radersi diventa un momento lunghissimo per evitarmi, essere già vestito mentre io dormo ancora).
di affrontare esami o visite non ne vuole sentire parlare e afferma che io non c’entro nulla “ma se non sai nuotare eviti di buttarti in acqua”. posso andare avanti così? mi sento cattiva nel provare rabbia visto che non mi soddisfa come donna, mi sento mortificata; è capibile il mio stato d’animo? preferisce rischiare di perdermi che affrontare visite o sedute psicologiche? ha detto che non ha mai subito abusi; che sia una rabbia che porta dentro ed incosapevole verso la madre che lo ha trascurato per la nascita di due gemelli quando lui aveva 2 anni? si vede che non è capace di dare carezze, effusioni. motivazioni su perchè la storia è finita non ne ha date, ha detto che ne se pentirà ma io merito di più perchè lui non è in grado di farmi felice.
aggiungo inoltre che un anno fa gli è stato diagnosticato un neurinoma al cervello, io ero l’unica persona che sapeva, ho condiviso con lui i suoi momenti bui con tanto di crisi al limite della depressione ma subito dopo l’operazione con gamma knife ha preferito “scaricarmi”. ho cercato di riallaggiare i rapporti ma se pur piangendo ha sempre detto di esserne convinto x il bene di tutti e due. ora le chiedo: può una persona per paura di affrontare le problematiche sessuali rinunciare non solo alla ns storia ma per sempre ad una vita a due? cosa devo fare? per la sua esperienza, io avrei resistito ad una vita sessuale assente? Come detto prima ho paura di essere sbagliata nel vedere “cosa non mi dà” senza tenere conto del suo disagio ma io voglio amore, tenerezze e dei figli. lui potrebbe cambiare? come convincerlo? come spiegare anche che subito dopo l’operazione mi scarica senza tenere conto di tutto quello che avevo fatto x lui?
l’operazione è andata bene, soliti controlli da fare periodicamente ma nulla di più
la ringrazio infinitamente del suo consulto sia dal punto di vista medico che psicologico.

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