Buongiorno,
sono la sorella di un paziente di 28 anni affetto da glomerulonefrite da IgA.
Vi scrivo per porvi una domanda. Siccome tra meno di due mesi partorirò il mio primo figlio, sto valutando l’ipotesi di conservare il sangue del suo cordone ombelicale, nel caso possa in futuro essere utile a mio fratello malato, oppure a mio figlio, a me o ad altri familiari, compresi altri futuri figli, nel caso in cui dovessimo/dovessero manifestare la stessa malattia. Sono iniziati degli studi sull’uso delle cellule staminali del cordone ombelicale nella cura di questa malattia? Esiste la possibilità, anche remota, che un giorno queste cellule possano rivelarsi utili a questo scopo?
Grazie dell’attenzione dedicatami. Nell’attesa di una vostra risposta, porgo cordiali saluti.
Francesca
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